Una breve e suggestiva traversata collega il porto di Trapani alla riserva naturale dell’Arcipelago delle Egadi. Tre isole posate su un solo mare da scoprire.
Favignana è la più estesa, ed offre la maggior varietà di paesaggi. Le aspre pareti si tuffano in mare e disegnano spiagge, grotte, insenature. Dalle sabbie cristalline di Cala Azzurra, alle superbe rocce di Bue Marino o Cala Rossa, l’isola offre un’infinità di scorci naturali che ne fanno un paradiso per i turisti, che la affollano nel periodo estivo.
L’economia di Favignana si è retta per lunghi decenni sulla pesca del tonno, basata sulla tradizionale pratica della “mattanza”, che oggi in disuso, ma sopravvive nelle atmosfere che pervadono le vecchie strade, nei racconti della gente del luogo, nelle delizie della gastronomia.
A Levanzo invece tutto è in miniatura, il paesino e il porticciolo si fondono alla natura più selvaggia, un paradiso solitario. Una sola mulattiera la attraversa da un lato all’altro, dal porticciolo incuneato nelle rocce sino al Faro di Capo Grosso, battuto da un vento incessante, a picco sul mare. Imperdibile è la visita alla Grotta del Genovese, straordinaria testimonianza preistorica in cui sono visibili graffiti risalenti ad oltre 10.000 anni fa, che indicano la presenza di una comunità già allora dedita alla pesca del tonno, basata su vincoli tribali e votata alla pratica della magia.
Più lontana dalla costa c’è Marettimo, protesa come un avamposto sul mare aperto. Queste acque custodiscono segreti senza tempo, chiusi per sempre nei relitti sui fondali, a memoria delle gloriose rotte fenicie, greche e romane, e delle sanguinose battaglie che vi si sono consumate nei secoli.
È la meta più incontaminata dell’arcipelago, una straordinaria oasi naturalistica percorsa da sentieri dominati dal silenzio, sospesi su acque di cristallo. I pescatori sono gli unici abitanti di questo luogo, sono loro che conducono al giro dell’isola, ad ascoltare i segreti che echeggiano nelle grotte.